Niente da fare: anche quest’anno dagli studi di settore emerge il grande amore per i mezzi privati degli italiani, che continuano a preferire l’auto, meglio ancora se tradizionale. Arriva però una sorpresa, ovvero la crescita del noleggio, anche a zero emissioni
Gli italiani rimangono ancora fedelissimi alla cara vecchia macchina, soprattutto quando si tratta di spostamenti abituali. Lo dice il nuovo studio di ANIASA e Bain & Company, secondo cui pur trovandoci di fronte a un cambiamento di mentalità come quello che spinge sempre più persone al noleggio invece dell’acquisto, rimane lenta l’adozione dell’elettrico.
La ricerca
Uno studio su persone di tutta Italia intervistate a maggio 2023: è quello portato avanti per capire le preferenze di chi vive nel nostro Paese quando si parla di vetture. In uno Stato in cui c’è ancora una certa dose di incertezza economica (6 persone su 10 hanno rinunciato all’acquisto di un’auto nel 2022), rallenta l’adozione dell’elettrico, che rimane fermo sotto la soglia del 4%. Aumenta però il noleggio: una immatricolazione su 3 segue questa modalità.
Circa il 72% dei rispondenti usa soprattutto la macchina per muoversi, in particolare nelle grandi città, confermando la teoria secondo cui gli italiani continuano a preferire l’auto. Subito dopo la macchina arriva il trasporto pubblico locale, seppur con una certa differenza di numeri, mentre restano parecchio indietro la sharing mobility (sulla quale si sta puntando molto grazie ad alcuni fondi), micromobilità, taxi.
La questione green
Se da un lato ci sono tanti mezzi privati (il cui uso si prevede aumenti, così come sale la media di emissioni nelle città) e poco elettrico, dall’altro il 15% degli intervistati si dice disposto a usare di più la bici. Un’affermazione che sembra confermare un interesse per le due ruote sempre più emergente – e che tra l’altro è dimostrato può essere molto influenzato dalla disponibilità di servizi di sharing.
Gli EV continuano a fare paura (sono solo il 3,7% dei mezzi acquistati, con una percentuale leggermente maggiore nelle grandi città) e gli italiani, dunque, preferiscono l’ibrido (35% del totale), meglio ancora se mild (sono il 26%). Nel Sud del Paese, invece, l’elettrico 100% e l’ibrido plug-in arrancano più che altrove.
Cresce il noleggio
“Oggi il noleggio conta per quasi il 50% dell’immatricolato di ibrido plug-in, più del 30% dell’immatricolato Euro 6 e oltre il 40% di immatricolato elettrico per il mercato italiano – ha spiegato Alberto Viano, presidente di ANIASA, in occasione della presentazione del rapporto –. Quindi sovrarappresenta quelle classi di vetture che hanno emissioni e impatto ambientale più basso” e ne rende evidentemente più facile la scelta. Ma non solo.
“Oltre a questo – continua – il noleggio mette a disposizione vetture che sono intrinsecamente più moderne e quindi più sicure e che garantiscono normalmente anche una maggiore capacità di proteggere sia gli utilizzatori che gli altri utenti della strada”.
Si tratta di dati che, sempre secondo Viano, “rendono ancora più evidente l’opportunità di utilizzare, con interventi mirati, la leva fiscale, ad esempio prevedendo l’IVA al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri (come già avviene per alberghi e ristoranti) e maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche”.
Il noleggio, dunque, sta prendendo il posto dell’acquisto, che invece è in calo da alcuni anni, colmandone il vuoto e rendendo più semplice il processo di cambio della propria vettura grazie ai costi fissi e distribuiti equamente nel tempo. Nei primi mesi del 2023, dunque, il noleggio di veicoli ha registrato una crescita del 63%, raggiungendo la quota del 33% dell’immatricolato nazionale per la prima volta.
I dati sul car sharing
Presenti nello studio anche alcuni dati sulla mobilità condivisa a quattro ruote. Tra le novità del settore c’è l’ampiamento sempre più evidente dei servizi anche agli aeroporti e ai servizi pluri-giornalieri, oltre che l’elettrificazione delle flotte già presenti e l’arrivo di nuovi operatori sul mercato.
Milano e Roma sono le città che più tra tutte hanno servizi ormai stabili di car sharing, con i 900mila utenti iscritti a Milano e gli 830mila di Roma, rispettivamente il 66% e il 30% degli abitanti totali. Le altre città contano invece un totale di 720mila utilizzatori. In tutta Italia ci sono 3650 vetture in condivisione e 5.630.000 noleggi effettuati. A Milano i noleggi durano meno tempo che a Roma e si usano per percorrere meno chilometri, ma ogni utente fa più noleggi con una media di 3,3 contro l’1,9 della capitale.
Infine, Milano è anche la prima città in Italia che vede arrivare poi il servizio Uber Green, appena reso disponibile, che permette di scegliere di viaggiare su veicoli completamente elettrici. Il servizio, già attivo in 150 città del mondo, fa parte dell’impegno globale dell’azienda a diventare una piattaforma di mobilità a zero emissioni in Europa e Nord America entro il 2030 ed a livello globale entro il 2040. A questo scopo, l’azienda ha annunciato un investimento di 800 milioni di dollari per aiutare gli autisti a coprire i costi di acquisto e di ricarica dei veicoli elettrici, oltre all’inserimento di funzionalità di ricarica intelligente nell’app driver Uber.