Roma, 03/12/2024
Roma, 03/12/2024

Nasce il Polo Galaxia per il Trasferimento Tecnologico nell’aerospazio a sostegno delle imprese italiane

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È stato creato il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico Galaxia, struttura sostenuta da CDP Venture Capital per il supporto di imprese e start-up del settore spazio ed aerospazio. Coinvolte anche ESA, ASI e realtà accademiche

L’Italia ed il suo tessuto accademico e produttivo continuano a scommettere sullo spazio. Nasce infatti Galaxia, Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio, con una dotazione di 30 milioni di euro. Sostegno messo a disposizione da CDP Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione.

A cosa servirà il Polo Galaxia per le imprese dell’aerospazio

La realtà appena nata servirà a sostenere e dare impulso alle imprese e start-up del settore. Gli ambiti riguarderanno il comparto upstream, ovverosia produzione e soluzioni riguardanti propulsori, satelliti, veicoli sub-orbitali, tecnologie di controllo utili nelle missioni, strumenti telemetrici e così via, e downstream, vale a dire sistemi di comunicazione e navigazione satellitare e per l’osservazione della Terra.

Nel progetto è coinvolto anche il fondo Italia Space Venture, lanciato nel 2022 e anch’esso dedicato al supporto alle iniziative imprenditoriali che vogliono investire nello spazio ed aerospazio. Il Polo Galaxia metterà a correre i suoi fondi nelle nuove imprese (oltre una trentina) per il prossimo quadriennio.

Secondo il direttore generale di CDP Venture Capital Enrico Resmini, l’iniziativa colmerà il divario italiano nell’ambito del trasferimento tecnologico, e farà si che i laboratori universitari si aprano ai mercati internazionali. “Investire in queste tecnologie è strategico per preservare un’eccellenza storica dell’industria italiana e sostenere la rapidità del progresso tecnologico del settore, con forti ricadute nelle filiere produttive e occupazionali”, ha aggiunto.

ESA ed ASI advisor, mentre Obloo sarà il partner e co-investitore di Galaxia

Galazia avrà advisor tecnici l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, e quella italiana, ASI. Inoltre, come partner e co-investitore ci sarà Obloo, azienda che si occupa di investimenti preliminari nel settore del Deep Tech (non tanto una tecnologia in sé, ma un approccio nel mondo delle aziende e delle start-up che sfruttano i ritrovati tecnologici più innovativi basandosi sulle ultime ricerche ingegneristiche e scoperte scientifiche, proponendosi di risolvere grandi problemi globali in diversi settori). Obloo si occuperà del fronte relativo allo scouting e a mettere a frutto gli investimenti, oltre alla due diligence. Infine, figurano tra i promotori scientifici di Galaxia la Sapienza di Roma, il Politecnico di Torino, l’Università di Padova, il Politecnico di Bari ed altri centri accademici.

In Italia il settore aerospaziale ha toccato i 18 miliardi di fatturato

Insomma, al di là dei tecnicismi siamo di fronte ad un nuovo passo avanti nello sviluppo del settore dell’economia dello spazio in Italia. Settore che, riporta CDP Venture Capital, ha un fatturato che ad oggi tocca i 18 miliardi di euro con oltre 60.000 addetti, rendendo il nostro Paese il quarto al mondo in termini di esportazioni.

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