Nuove prospettive per gli aerei a idrogeno grazie all’idrogeno liquido, combustibile alternativo alla base dell’accordo tra ZeroAvia e l’azienda francese specializzata nello sviluppo di questa fonte di energia a zero emissioni per la mobilità anche pesante
Gli e-Fuel ad idrogeno rappresentano una forma di carburante che, con i loro sviluppi ed applicazioni, offrono prospettive interessanti per i grandi mezzi, inclusi gli aerei. I combustibili sintetici fanno parte dei nuovi requisiti definiti dall’UE sulle quote nelle miscele utilizzati nell’aviazione, appena approvati dalla Commissione europea.
ZeroAvia e i voli di prova con aerei ad idrogeno
L’implementazione dell’idrogeno per alimentare i velivoli è una possibilità già oggetto di studio, in particolare nella versione liquida (LH2), da parte di alcune aziende e start-up nel settore aeronautico. E questa soluzione è stata adottata anche da ZeroAvia, realtà britannica/statunitense di cui abbiamo già parlato e che sta portando avanti i test (archiviato il primo volo di prova con successo) con un Dornier 228 da 19 posti spinto da un motore elettrico a sua volta alimentato da un sistema ad idrogeno tramite pile a combustibile (che permettono la possibilità di prescindere dalla combustione termica nel processo energetico), e che ha ottenuto a fine 2022 la certificazione per il volo dalla britannica Civil Aviation Authority (CAA).
La collaborazione con Absolut Hydrogen
Un’ulteriore svolta per ZeroAvia è stata la collaborazione siglata con Absolut Hydrogen, azienda francese che fornisce soluzioni alternative come l’idrogeno per i trasporti. L’accordo in questione servirà a studiare le opportunità date dall’idrogeno liquido negli aeroporti, per la precisione in termini sia di produzione, che per quanto riguarda lo stoccaggio ed il rifornimento a terra. A proposito di quest’ultimo aspetto, ZeroAvia ed Absolut Hydrogen lavoreranno congiuntamente per lo sviluppo di una infrastruttura di prova per il rifornimento di idrogeno liquefatto in uno scalo aeroportuale.
Gli obiettivi della partnership
L’obiettivo di questo test sarà capire la fattibilità di implementare questo speciale combustibile negli aeromobili, intravedendone le prospettive, gli standard possibili per realizzare un sistema a larga scala e, ovviamente, mettere a punto le procedure di sicurezza.
Da una parte Absolut Hydrogen metterà in campo tutta la sua esperienza e conoscenza maturata nel campo dell’idrogeno liquido nei trasporti anche di mezzi pesanti, e dall’altra ZeroAvia utilizzerà questo particolare carburante per il propulsore nuovo di pacca ZA2000 da 2-5,4 MW, nato per aeromobili sino a 80 posti e che si stima possa iniziare i voli verso il 2027, non prima.
Come ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda francese Jérôme Lacapère, l’idrogeno liquido è considerato come la forma di alimentazione “più vantaggiosa per l’aviazione di domani e la mobilità pesante in generale, e Absolut Hydrogen ne consente la disponibilità grazie ai suoi liquefatti H2”. Dalla realtà transalpina sono stati sviluppati dei sistemi di liquefazione su piccola scala inferiori a 50 kg giornalieri, come scrive Hydrogen-News.it, ed inoltre “un liquefattore modello H100 Turbo-Brayton da 2 Kg di idrogeno al giorno e un liquefattore da 1T al giorno”.
Anche Airbus lavora ad un aereo ad idrogeno liquido
Quindi, il futuro a zero emissioni del trasporto aereo potrebbe passare dall’idrogeno, ed infatti ZeroAvia non è da sola in questo percorso innovativo. Esistono altre aziende che stanno lavorano per implementare questa tecnologia, come Airbus con il prototipo Maveric (sic), presentato nel 2020 durante il Singapore Air Show: un velivolo che integra dei serbatoi di idrogeno liquido sotto le sue particolari ali (l’areo stesso si presenta con una fusoliera dal design unico, simile ad una manta), che potrebbe coprire un raggio di volo di circa 4.500 km, ospitare sino a 200 persone ed entrare in servizio entro il 2035.
Immagine di copertina: ZeroAvia