In Friuli l’idea per una barca a vela che pensa in “verde” non solo per il carburante, ma anche nei materiali: l’Ecoracer25 è riciclicabile in tutti i suoi componenti
La transizione passa non solo dalle fonti energetiche ma anche dai materiali che vengono usati, che devono essere adatti allo scopo e rispettare l’ambiente. Questo vale a maggior ragione per le imbarcazioni, a diretto contatto con le acque: proprio da questa realizzazione nasce il progetto Northern Light Composites, la startup friulana che sta conquistando festival e competizioni in tutto il mondo.
La storia di nlcomp
Fabio Bignolini, Andrea Paduano e Piernicola Paoletti nel 2021 hanno fondato l’azienda, che chiamano brevemente nlcomp, e che oggi gli permette di farsi notare per le proprie particolarissime barche. La prima è Ecoracer25, una barca a vela davvero unica nel suo genere.
Da quel 2021 di tempo ne è passato, e nel dicembre 2022 la startup ha chiuso un round da mezzo milione di euro grazie a una campagna di equity crowdfunding. I fondi verranno utilizzati per produrre imbarcazioni e farsi conoscere anche in altri mercati. Ma Bignolini guarda al futuro prima ancora di arrivarci: “Nel 2024 vogliamo lanciare un nuovo round di equity per l’espansione ulteriore dell’azienda”.
Ecologica e performante, l’Ecoracer25
Ecoracer25 è una barca sportiva riciclabile che è stata costruita utilizzando un composito a base di fibra di lino e resine termoplastiche. Lunga 7,69 metri, larga 2,80 e pesante poco più di una tonnellata, ha la caratteristica di essere completamente riciclabile una volta arrivata a fine vita proprio per i suoi peculiari materiali di costruzione. Questa tecnologia si chiama rComposite™, e garantisce la creazione di un’economia circolare del settore.
Albero, pinna e timone sono completamente in acciaio, e dunque anche leggeri. Tant’è che si parla di una barca sportiva, il che vuol dire che può competere: l’imbarcazione ha infatti vinto il Campionato Italiano Minialtura e dimostrato che una barca green può essere estremamente performante. L’Ecoracer25, tra l’altro, può competere anche nei circuiti Open, ed è stata notata al METS di Amsterdam e al Boot di Düsseldorf (dove ha vinto il titolo di European Yacht of the Year).
Quella corsa al futuro, così vicino
Arriva già una nuova idea, quella per la prima imbarcazione in serie di nlcomp. Si tratta dell’Ecoracer One Design 30, un monotipo riciclabile in grado di fare regate grand prix. Il design si ispira al 25, ma ne rappresenta un’evoluzione: lungo 9,15 metri esclusa la plafoniera e con una peculiare prua inversa, potrà essere utilizzato in regate a compenso, inshore e offshore. Per quest’ultima, c’è spazio anche per installare un entrobordo basculante elettrico o endotermico.
La barca sarà varata a fine giugno di quest’anno, in occasione dell’arrivo del giro del mondo in equipaggio a Genova in occasione dell’appuntamento a cadenza triennale The Ocean Race. “Ecoracer OD30 è innovativo non solo per la tecnologia costruttiva – spiegano i fondatori – ma anche per l’ambizioso obiettivo di lanciare un circuito di regate dedicate alle tecnologie sostenibili per la nautica”.
Ma i progetti di nlcomp non finiscono qui. Di recente, infatti, i giovani friulani si sono buttati su partnership che uniscono diversi settori. “Stiamo collaborando con una nota azienda di arredamento per la realizzazione della struttura di un divano ecotech”, ha infatti svelato Fabio Bignolini.
Un settore sempre più in crescita
Northern Lights Composites non è l’unica a operare in questo settore. Il gruppo tedesco Greenboats, ad esempio, è conosciuto per l’innovativo design delle proprie imbarcazioni, che uniscono come Ecoracer25 la performance alla sostenibilità. Tant’è che l’azienda è riuscita a ridurre le emissioni di CO2 dei materiali compositi fino all’80% nel corso del ciclo di vita del prodotto.
La prima barca di Greenboats, che si chiama FLAX27 Daysailor, utilizza l’80% di materiali naturali o riciclati ed è stata testata anche in condizioni estreme. “Costruiamo imbarcazioni da diporto e ad uso quotidiano e con i componenti per gli yacht da regata possiamo davvero mostrare il potenziale dei materiali, perché devono resistere alle condizioni più difficili – ha spiegato Friedrich J. Deimann di Greenboats – Questo dimostra che non c’è limite alle applicazioni”.