Roma, 23/11/2024
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Con il sistema V2G le auto elettriche possono stoccare energia anche per la casa ed abbassare le bollette: tutti i vantaggi

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Sta prendendo sempre più piede il sistema V2G, ovvero Vehicle To Grid, che consente di utilizzare le auto elettriche come centraline energetiche autonome per alimentare una rete, stoccare elettricità e garantire vantaggi in termini di sostenibilità e costi delle bollette

Su queste pagine abbiamo parlato del progetto delle centrali elettriche virtuali (VPP, Virtual Power Plant), sorta di sistema di condivisione dell’energia da parte di edifici, fonti rinnovabili, mezzi e così via in una rete elettrica, in modo da ottimizzare le risorse ed evitare sprechi.

Le auto come centraline elettriche autonome

Approfondiamo quindi una parte in causa che può avere un ruolo molto importante in questa innovazione sostenibile, ovvero le auto. In questo caso si parla di V2G, ovvero Vehicle To Grid, con la vettura che cede (o meglio, trasferisce) la sua energia elettrica accumulata in eccesso nella batteria alla rete.

Oppure direttamente a singoli dispositivi per ricaricarli, e in tal caso si parla di sistema V2L, Vehicle To Load: la Ford F-150 Lighting, ad esempio, è dotata di questa tecnologia; esiste inoltre il Vehicle To Home, V2H, con l’alimentazione della propria abitazione, cosa utile ad esempio nell’eventualità di un blackout. Tutti comunque rientrano sotto l’ombrello del Vehicle To Grid.

I vantaggi del V2G

Il V2G gioca un ruolo molto importante in termini di stoccaggio di energia e di gestione dei picchi di consumo, perché in questo modo le auto, che diventano così delle mini centrali, stipano elettricità che può essere utile in caso di eccesso di domanda energetica (ad esempio nelle ore di punta) rispetto all’offerta disponibile.

Con un sistema del genere a regime anche per una minima parte dei veicoli elettrici, ha scritto Jason Power su RTE, una rete nazionale potrebbe contare su una “enorme riserva di elettricità a cui attingere nelle ore di punta”, superando i problemi che a volte possono riservare le fonti rinnovabili, ovvero l’intermittenza (periodi di picchi energetici a cui possono seguire altri di crollo).

Il caso di Albuquerque: un’auto elettrica ha sopperito ad un blackout, facendo risparmiare nella bolletta

Le auto elettriche quindi potrebbero giocare un ruolo importante nelle vesti di centraline autonome riducendo le emissioni e consentendo vantaggi notevoli in termini pratici ed economici, come ha dimostrato il caso di Albuquerque, nel New Mexico, riportato dal Washington Post: un utente – Nate Graham – ha usato un convertitore (dal costo di 150 dollari) per passare dalla corrente continua delle batterie della propria Chevy Bolt EV a quella alternata della propria abitazione, e che ha alimentato le luci e gli elettrodomestici, mentre il resto del quartiere è rimasto al buio. Inoltre Graham ha dichiarato di aver ridotto i costi in bolletta, “da circa 220 dollari mensili ad 8”.

Le case automobilistiche stanno integrando il V2G

Tra l’altro, se chi possiede un’auto, ha proseguito Power, desiderasse rendere disponibile il 30% della capacità della propria vettura in determinati orari di maggior richiesta, potrebbe rivendere questa quantità extra di energia elettrica ad un prezzo più alto. Questo è un altro vantaggio del V2G, ovviamente fermo restando che gli utenti devono essere incentivati dal punto di vista economico e al tempo stesso gli operatori di rete sfruttino questo particolare metodo di stoccaggio, anche perché nel frattempo le case automobilistiche stanno già implementando nei loro modelli elettrici il sistema di cui abbiamo parlato.

Se, come abbiamo visto, la Ford F-150 Lighting è predisposta per le funzionalità V2L ed anche per la V2G, per quanto riguarda quest’ultima tecnologia troviamo pronte altre vetture della Nissan – in particolare le LEAF, con un caricatore che è stato rilasciato dal marchio e che permette loro di sfruttare le potenzialità della ricarica bidirezionale – e i futuri modelli Volkswagen. Curiosamente, all’appello manca Tesla, almeno per i modelli attuali, ma dalla compagnia hanno fatto sapere che stanno progettando delle batterie future compatibili con il V2G (anche se pare sia stato già implementato sulla Model 3).

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