Roma, 03/12/2024
Roma, 03/12/2024

La Task Force tra Guardia Costiera ed ESA per integrare le tecnologie spaziali nel trasporto marittimo

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Guardia Costiera ed Agenzia Spaziale Europea hanno stretto una collaborazione che ha fatto nascere una Task Force per implementare le tecnologie spaziali nel trasporto marittimo e renderlo più efficiente, sicuro e sostenibile

Durante il 2022, il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno stretto un’attività di collaborazione che ha portato alla creazione del comitato permanente chiamato Space for Maritime Task Force (SMTF), con il coinvolgimento di altre realtà come l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT) e la Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne.

I compiti dello Space for Maritime Task Force

L’obiettivo di questa Task Force riguarda lo sfruttamento di tecnologie digitali e spaziali (come l’osservazione tramite satelliti della Terra, per fare un esempio) per supportare la sicurezza marittima e la sostenibilità dell’ecosistema marino.

Una delle applicazioni sarà quella che porterà alla trasformazione digitale dei servizi aeroportuali, in pratica la e-Navigation, per rendere i trasporti marittimi più efficienti e meno impattanti. Insieme all’utilizzo di tecnologie spaziali per sostenere una tecnologia che potrebbe essere il futuro della navigazione, ovvero lo smart shipping: il trasporto marittimo intelligente che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi a bordo e a terra, e che include anche la navigazione autonoma. E ancora, lo sviluppo di applicazioni per la sicurezza nel trasporto mercantile, oltre alla vigilanza marittima per quanto riguarda la tutela degli ecosistemi e della filiera ittica.

La cybersecurity sta diventando un aspetto critico anche per le navi

Non bisogna dimenticare l’aspetto della cybersecurity, oggi più che mai attuale: come spiega il report dello scorso agosto del Bureau Veritas sulle smartships, consultabile nella nostra sezione Report, dal 2017 al 2020 gli attacchi di questo genere alle navi sono aumentati del 900%, con una crescita del 400% in particolare nei primi mesi della pandemia, con le compagnie di navigazione oggetto di attacchi del tipo malware, ransomware e phishing. Inoltre vanno citati i rischi nelle vulnerabilità delle comunicazioni satellitari, tra nave e nave e nave-terra, con problemi anche per la gestione del traffico portuale e per le operazioni da remoto.

I risultati saranno poi portati in contesti internazionali

I risultati prodotti dalle azioni individuate da parte della Task Force saranno poi portati all’attenzione dei contesti europei ed internazionali, in modo da poter dare il proprio contributo ad una definizione normativa ed una standardizzazione “dei requisiti e delle tecnologie innovative, tese a migliorare i servizi marittimi al fine di consentire una crescita economica sostenibile per tutti gli attori coinvolti (sia a bordo che a terra)”, recita il comunicato del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

La Task Force lavorerà per marco aree di interesse “già individuate dall’advisory board”, articolandosi in sottocomitati di cui faranno parte i principali attori del mondo del trasporto marittimo nazionale, e che si occuperanno di aree di interesse specifico come la sostenibilità marittima, porti smart e verdi e la sicurezza della navigazione e dei mari.

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