Roma, 24/11/2024
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Anche le rotaie diventano smart: l’innovazione di Alstom

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Il processo di automatizzazione dei trasporti non può limitarsi soltanto ai veicoli stessi, ma anche ai percorsi. Oggi i tracciati dei treni sono al centro di un progetto di un’azienda francese

Per innovare ulteriormente il contesto dei trasporti su rotaia, non bisogna parlare soltanto di treni intelligenti o super-veloci. Le rotaie stesse, infatti, forniscono un punto di partenza per migliorare sensibilmente il trasporto di treni e metropolitane. D’altronde, i tracciati sono un vero e proprio fiume di informazioni utili per l’apprendimento automatico, la raccolta di big data e l’intelligenza artificiale in generale.

Le rotaie “smart” di Alstom

In Nord America e in altri mercati, il colosso francese Alstom sta puntando a fare proprio questo. La corrente elettrica che scorre attraverso i binari, infatti, può essere un modo per alimentare dei circuiti e sensori in grado di raccogliere e condividere informazioni. Questi dati possono riguardare la posizione del treno, ma anche la condizione stessa dei tracciati così da poter prevedere eventuali guasti di sistema e persino i deragliamenti.

“L’attuale sistema da noi utilizzato – ha spiegato Jeff Baker, il vicepresidente della divisione merci e prodotti di Alstom, a Forbes.comrileva la posizione di un treno solo entro circa due miglia e trasferisce solo 3 o 4 bit di dati al secondo”. Insufficiente rispetto agli obiettivi di un mondo che va sempre più verso l’automatizzazione dei mezzi. Questo nuovo progetto vuole dunque aumentare questa riserva di informazioni, oltre che velocizzare la loro trasmissione. “Come passare dal telegrafo a un cavo Ethernet”.

I sensori si troveranno lungo il tracciato in delle specie di ‘checkpoint’ attraversati dalla locomotiva. Al suo passaggio vengono rilevati giro e temperatura delle ruote, per capire se i cuscinetti si stanno degradando o se la loro posizione è sbilanciata. Inoltre “integrando il rilevamento avanzato degli ostacoli nei nostri sistemi di guida autonoma – spiega Stéphane Féray-Beaumont, vicepresidente del settore Innovation and Smart Mobility di Alstom i treni ‘vedono’ davanti a sé e affrontano in sicurezza gli imprevisti”.

“Guida autonoma” delle locomotive di manovra

Alstom, comunque, non è nuova a innovazioni di questo tipo. Già in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera aveva condotto dei test come quello del GoA4, un sistema in grado di controllare in modo automatico una locomotiva di manovra per avviarla, guidarla, arrestarla e – soprattutto – gestire ostacoli ed eventi imprevisti. Un progetto che è stato portato avanti anche grazie alla collaborazione con ProRail e Lineas.

Questo livello di riconoscimento intelligente degli ostacoli è possibile grazie a una serie di sistemi già presenti lungo alcuni tracciati, sviluppati con lo scopo specifico di individuare possibili ostacoli per tempo. I test sono stati effettuati in condizioni di vita reale, posizionando una persona, un’automobile e un vagone davanti alla locomotiva automatizzata per capire se li riconosceva per tempo e frenava.

Prova superata (non prima dei 500 metri di distanza, però): il che fa pensare a come gradi ulteriori di automatizzazione che coinvolgano anche le rotaie stesse possano essere ancora più di aiuto nell’operare i treni del futuro. È stato d’altronde provato che questo livello di lavoro automatico aiuta nel massimizzare la produttività e risparmiare energia.

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