Scopriamo i dettagli della JuiceBox, l’infrastruttura di ricarica domestica per auto elettriche di Enel X Way
Tra gli aspetti che possono spingere il mercato delle auto elettriche, al momento ancora in una fase aurorale, c’è sicuramente quello relativo alle infrastrutture di ricarica. Chi guida infatti potrebbe essere più invogliato all’acquisto di queste vetture (al netto di altri fattori ed eventuali barriere come i costi da sostenere) se ci fosse una presenza ampia e capillare delle stazioni e colonnine di ricarica, e che presentino inoltre caratteristiche di praticità ed efficienza.
Enel X Way e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica
È un tema che abbiamo già affrontato in passato qui su Mobilità Futura, in particolare riguardo lo sviluppo infrastrutturale dei punti di ricarica in Italia. Le aziende comunque si stanno muovendo, come una realtà di primo piano come Enel e la sua Enel X Way, che punta allo sviluppo della mobilità sostenibile, elettrica inclusa.
Abbiamo parlato delle varie iniziative portate avanti per la crescita delle stazioni di ricarica sul territorio nazionale o di progetti come Ewiva, una rete di ricarica ad alta potenza frutto della collaborazione con Volkswagen: Enel X Way ha sviluppato anche una soluzione per la ricarica domestica, la JuiceBox.
Le caratteristiche della JuiceBox
Lanciata lo scorso anno, questa soluzione per la carica domestica è di tipo wallbox, ovvero un dispositivo plug-in da parete. L’apparecchio si caratterizza per una presa IEC 62196-2 Tipo 2 Mennekes e si presenta con un design accattivante con luci a led che indicano lo stato della ricarica cambiando colore (da rosso a verde, passando per giallo).
Tre tipologie di JuiceBox
Può essere installata sia in un punto coperto che all’aperto ed è disponibile in tre versioni, a seconda della potenza: la 03 ha un massimale di 3,7 kW e richiede 11 ore per una ricarica completa, secondo una stima media per una batteria di un veicolo elettrico da 40 kWh: una soluzione, informano da Enel X Way, ideale per chi possiede un’ibrida plug-in o ricarica la notte (anche se su quest’ultimo punto esistono diverse correnti di pensiero).
La JuiceBox 07 si caratterizza per una potenza massima di 7,4 kW, e sempre con batterie da 40 kWh richiede in questo caso cinque ore e mezza per una ricarica completa (ideale quindi per «le city car full electric più diffuse»).
Infine, la JuiceBox 22 si distingue per un alimentatore da 22 kW, due ore di ricarica completa per 40 kWh ed è ideale per le auto elettriche che hanno una maggiore autonomia.
Il dispositivo è schermato da agenti atmosferici in linea con la certificazione IP55 ed è studiato per sopportare sbalzi di corrente sino a 5 Joule (certificazione IK08), oltre a rilevare i consumi di tutti gli elettrodomestici attaccati al contatore (regolando così la potenza senza sovraccarichi); ancora, garantisce una connessione LTE e Wi-Fi, utile in caso di aggiornamenti over the air. L’installazione è effettuata da un team tecnico e di consulenti, e la garanzia è di 24 mesi, estendibile a 60.
Il dispositivo si può inoltre controllare tramite app JuicePass, con inoltre una serie di informazioni utili sulla carica oltre a rintracciare anche il servizio di ricarica Enel X Way più vicino.
I prezzi delle JuiceBox
Se l’utente inoltre ha un abbonamento in bassa tensione con un contratto di fornitura domestico che va tra i 2 kW e i 4,5 kW, fino a dicembre 2023 potrà prelevare sino a 6 kW nelle fasce orarie notturne e festive con la JuiceBox 03 e 07: il tutto non pagando nulla in più nel proprio abbonamento, a parte un contributo una tantum di 25, 51 euro (Iva e tasse escluse). A proposito di costi, veniamo ai prezzi (tutti Iva esclusa): la JuiceBox 03 senza cavo è acquistabile a 1 500 euro, 1 600 nella versione con cavo; la 07 viene 1 800 senza cavo, 100 euro in più con il cavo; infine la 22 costa 2 100 euro, senza cavo, e 2 300 nella versione con il cavo.