Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Conferenza Europea sullo Spazio, Borrell mette in guardia sul ruolo dell’UE nella sicurezza spaziale. Cristoforetti svela il suo prossimo impegno: il Lunar Gateway

11

Si è conclusa la 15esima Conferenza Europea sullo Spazio, dove ha partecipato anche l’Alto Rappresentante Borrell che ha parlato di sicurezza aerospaziale per l’UE. Samantha Cristoforetti, anch’essa presente, ha spiegato invece quali saranno i suoi prossimi progetti

Si è appena conclusa la 15esima Conferenza Europea sullo Spazio, che si è tenuta il 24-25 gennaio con il titolo “Securing the Future of Europe in Space”. L’evento di Bruxelles, organizzato da Business Bridge Europe, si è concentrato in particolare sull’aspetto della sicurezza aerospaziale per l’UE ed il suo ruolo nei confronti degli altri attori mondiali, soprattutto in tempi di conflitti proprio nel cuore del vecchio continente.

Borrell: Lo spazio è diventato un campo di battaglia per la sicurezza anche UE

Tra gli interventi anche quello dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Difesa dell’UE Josep Borrell, che ha prospettato l’importanza dello spazio nella sicurezza anche sul pianeta Terra. “Lo scopo del mio intervento è evidenziare l’attuale contesto geopolitico dello spazio e la sua rilevanza per la prospettiva della sicurezza e della difesa”, ha spiegato il diplomatico, che poi ha aggiunto: “Lo spazio è diventato un dominio strategico cruciale. Influenza tutti gli aspetti della nostra vita, ed è una risorsa chiave o persino un campo di battaglia fondamentale per la sicurezza e la difesa. La competizione geopolitica in cui ci troviamo, che vediamo sulla Terra, è ora sempre più proiettata nello spazio, e che dobbiamo prepararci per un ambiente spaziale sempre più competitivo e conteso. Lo spazio – ripete Borrelldiventerà una sorta di campo di battaglia: o perlomeno, un luogo in cui si svolgerà la competizione e il confronto”.

La guerra in Ucraina ha evidenziato l’importanza della sicurezza e difesa aerospaziale

L’Alto Rappresentante ha poi svelato che i governi europei hanno investito circa 100 miliardi di euro nel settore spaziale, ovvero il doppio di quanto l’UE ha stanziato sino ad ora per il supporto all’Ucraina da quando è iniziata la guerra lo scorso febbraio: rispetto al 2021, si tratta di un aumento del 9% degli investimenti spaziali ed anche del 16% del campo della difesa aerospaziale. Per Borrell questo è “un campanello d’allarme per tutti noi, non solo per gli ucraini, non solo per gli europei, ma per la comunità internazionale e la sicurezza internazionale”.

Inoltre ha compiuto un balzo di dieci volte superiore anche il numero di informazioni di intelligence aerospaziale (ben 4500) ottenute dai funzionari del centro satellitare dell’UE nella zona di Turrejon in Spagna, dall’inizio della guerra in Ucraina. Insomma, l’aggressione russa ed il conflitto alle porte dell’Europa ha messo in luce l’importanza dei servizi e dell’intelligence aerospaziale, perché come ha spiegato Borrell, “le immagini e le comunicazioni satellitari hanno dimostrato di essere un punto di svolta per le forze armate ucraine e per l’intera popolazione“, ha affermato.

Altro tema è la dipendenza dalle forniture estere, come ha dimostrato – ha proseguito l’Alto Rappresentante nel suo intervento – l’abbandono improvviso delle squadre russe Sojuz dal centro di lancio europeo di Kourou nella Guyana francese, qualche giorno dopo l’esplosione del conflitto. “Su questo aspetto stiamo diventando molto più consapevoli” ha detto Borrell, condannando poi i test anti-satellitari che la Russia ha svolto nel 2021 e che hanno generato una ingente quantità di detriti spaziali, rischiosi per gli altri satelliti in orbita.

Tutti questi eventi hanno messo in luce la gamma di capacità di contrattacco spaziale che i nostri concorrenti stanno sviluppando, e stanno sempre più testando […], dalle armi anti-satellite allo spoofing [un attacco informatico in cui si assume una identità fittizia per poter ottenere informazioni altrimenti non accessibili, ndr] e al disturbo dei segnali satellitari o agli attacchi informatici. L’invasione russa – ha concluso Borrell – ha aggravato le minacce che abbiamo visto nello spazio e messo in luce la vulnerabilità dei nostri sistemi. Ma ha anche rafforzato la nostra determinazione ad affrontare la sicurezza e la difesa con maggiore urgenza“.

Cristoforetti: “È un momento delicato per il settore spaziale europeo”

Alla Conferenza era presente anche Samantha Cristoforetti, che si espressa in merito alla situazione che sta vivendo il settore spaziale europeo: “Credo che siamo in un momento estremamente importante e anche delicato […]. Da una parte c’è una grande consapevolezza dell’importanza del settore spaziale per aspetti strategici che vanno dal diventare sempre più resilienti al cambiamento climatico, agli aspetti di sicurezza e di risposta alle situazioni di crisi, aspetti di mantenimento e messa in sicurezza delle orbite, dell’ambiente spaziale, con tutti i servizi e i benefici che vengono dallo sfruttamento dell’orbita e degli assetti spaziali, fino all’autonomia dell’accesso allo Spazio sia per satelliti che, in prospettiva, un giorno, anche per esseri umani”.

“Dall’altra c’è una necessità di agire” ha proseguito, “Noi, in ESA, parliamo di acceleratore, quindi di accelerare, di mettere a sistema e insieme i contributi di tanti stakeholders, sia pubblici che privati, per un po’ recuperare in alcuni settori e in alcuni settori lanciarci avanti per mantenere un certo livello di leadership“, ha spiegato l’astronauta, evidenziando inoltre il ruolo dell’Italia nel contribuire con i propri fondi nazionali al budget dell’ESA e i progetti del nostro Paese sostenuti nell’ambito del PNRR, come la costellazione di satelliti IRIDE gestita dall’Agenzia Spaziale Europea.

Il progetto Lunar Gateway

Infine, la Cristoforetti ha parlato dei suoi prossimi progetti: “Io sono tornata dalla Stazione spaziale da pochi mesi e adesso sono nella fase di post-flight: sto chiudendo le ultime attività di esperimenti e c’è un’attività abbastanza intensa di comunicazione sulla missione, fino alla metà della primavera”.

Il prossimo impegno (“in parte”) sarà il progetto Gateway, una stazione orbitante della NASA in orbita cislunare la cui costruzione partirà quest’anno. L’obiettivo sarà quello di supportare le missioni Artemis diventando un punto di raccordo nonché una base d’appoggio per le future missioni verso la Luna e successivamente verso Marte. L’immagine in copertina rappresenta il concept della stazione Gateway in orbita cislunare (Fonte: NASA/ESA/ATG-medialab).

Un progetto che è erede del Deep Space Habitat del 2012 poi passato al programma NextSTEP, per arrivare quindi alla definizione del modulo PPE (Power and Propulsion Element) che rappresenta il nerbo della futura stazione ed embrione del Lunar Gateway.

Cristoforetti, che si è augurata che in Europa si persegua una capacità autonoma “nel lanciare i nostri astronauti a bordo di veicoli europei”, ha spiegato che darà una mano nel progetto in cui l’ESA fornirà il proprio contributo (assieme all’Italia) nella costruzione del modulo abitativo principale. L’astronauta ha poi concluso ponderando un contributo al vertice Space Summit a fine anno.

Related Posts